La danza nasce con l’uomo il quale attraverso questa forma d’arte ha espresso e rappresentato il pensiero, le emozioni, le abitudini e le tradizioni della propria società di appartenenza. Si tratta prima di tutto di un linguaggio non verbale in cui la persona è strumento e creatore nello stesso tempo e concilia lo sviluppo motorio con quello espressivo e comunicativo.
La danza creativa (o o educativa o danza di comunità) è caratterizzata da una didattica tesa alla formazione della persona e non del ballerino: quando si parla di danza creativa, perciò, ci si riferisce a una danza per tutti, una danza che, unendo spontaneità e organizzazione del movimento in stretto rapporto alle diverse età degli allievi, miri in particolar modo alla consapevolezza espressiva del movimento e non all’apprendimento di codici espressivi precostituiti.
La danza educativa, nata in Inghilterra e diffusasi in Italia solo intorno agli anni ’90, ha come peculiarità quella di fornire all’allievo gli strumenti per comprendere le potenzialità della propria creatività e trovare la strada per concretizzarle. Essa ha attinto alle nuove tecniche di movimento, alla danza moderna e contemporanea, alla danza creativa, alle tecniche di improvvisazione e ai recenti studi relativi allo studio della musica con l’uso del movimento dando vita a metodologie nuove. Tali metodologie si basano su tutti quegli elementi di risveglio della consapevolezza corporea e di scoperta dell’intenzionalità espressiva utili per offrire agli allievi un’esperienza sul movimento ampia e approfondita.
L’intento è quello di
– aiutare l’allievo nella scoperta del proprio corpo per poterlo usare con consapevolezza, coordinazione e creatività,
– di migliorare le capacità di espressione e comunicazione attraverso il movimento,
– di sviluppare l’intuizione e l’immaginazione,
– di potenziare l’autodisciplina, l’ascolto, la socializzazione e l’autostima,
– di sensibilizzare e promuovere il senso estetico,
– di ampliare l’educazione musicale,
– di stimolare il lavoro di gruppo quindi la capacità di attenzione e di rispetto nei confronti degli altri,
– di facilitare l’integrazione di allievi con problematiche comportamentali o diversamente abili.
Nello specifico il programma per i bimbi di 3-6 anni, li aiuterà a sviluppare per una migliore consapevolezza dello schema corporeo, prevedendo inoltre un primo approccio allo studio
– delle forme (posizioni libere che il corpo può assumere ispirate o meno alla realtà),
– delle direzioni (avanti, dietro, in alto, in basso),
– dei livelli (altezza stabilita in relazione alla distanza col pavimento) e
– dei percorsi.
La lezione di danza creativa ha una durata di quarantacinque minuti
I bambini devono indossare una tuta o dei pantaloni che li lascino liberi di muoversi, calzini antiscivolo e avere capelli raccolti.
Iscrizioni a Simona tel 338 625 0099
insegnante SIMONA BUOMPADRE: Intraprende lo studio della danza classica con Teresasilvia Buompadre nel 1993
e l’anno successivo quello della danza classica spagnola.
Nel 2004 supera l’esame del VII corso accademico della D.A.I. in danza classica e di carattere.
Nel 2006 consegue la laurea di primo livello in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS) presso Università degli studi Roma Tre, con una tesi sulla storia della danza. Seguita gli studi universitari presso l’Accademia Nazionale di Danza dove nel 2010 consegue il Diploma di primo livello in Discipline Coreutiche, indirizzo Danza Classica.
Nel mese di dicembre 2011 completa il corso di Alta Formazione nell’ambito della Danza Educativa, tenuto da Franca Zagatti con il patrocinio del Dams di Bologna, ottenendo il titolo di Danzeducatore®.
ESPERIENZA LAVORATIVA
Dal 1999 è danzatrice presso la compagnia “Danza Española” nella quale è solista dal 2007.
Dal 2004 inizia ad insegnare danza classica sia ai corsi propedeutici che accademici.
Dal 2010 cura progetti di danza educativa nelle scuole.
Dal 2008 al 2018 è in scena con la compagnia “Il Teatro della Memoria” diretta da Claudia Celi (storica della danza e insegnante presso l’Accademia Nazionale di Danza) e Andrea Toschi in diverse produzioni: “Ogni amante è guerrier”, “Suoni e Luoghi d’Arte”, “Servi vostri Monsieur Jourdain”, “Ballo in Maschera alla Corte di Giulio II. La storia continua la tradizione”, “Cosmiel e la Musica dei Pianeti. Danza, musica e teatro all’improvviso al tempo di Athanasius Kircher”, “Festa Barocca”, “Se le donne portassero la spada”, “Serata Ariosto. Su l’ali del destrier, verso la luna”, “Lo Specchio d’Amore. Musiche, canti e danze fra Cinquecento e Seicento”